Per i meno giovani - LABORATORIO DI ANALISI BIOLABOR



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Entro il 2030, una persona su sei nel mondo avrà più di 60 anni. Con l’invecchiamento della popolazione, si prevede un incremento significativo di malattie correlate al deterioramento cognitivo. Gli studi mettono in luce che livelli di maggiore benessere negli anni d’argento sono correlati a un minore rischio di sviluppare demenza.
È quindi fondamentale attenzionare la salute mentale degli anziani, contrastando fenomeni quali l’isolamento sociale, la depressione e i disturbi cognitivi.
Per il 2050, l’OMS prevede che il numero di persone di età superiore ai 60 anni raddoppierà fino a 2,1 miliardi. L’aumento dell’aspettativa di vita ridefinisce le priorità globali in termini di benessere psico-fisico. Durante la senilità, la salute psichica è influenzata sia da fattori tipici dell’età e delle esperienze di vita che dall’ambiente sociale.

DECADIMENTO COGNITIVO
Il decadimento cognitivo, o declino cognitivo, è un processo che avviene in maniera fisiologica nelle persone anziane.
Le cellule nervose, così come tutte le altre cellule presenti nell’organismo,  subiscono l’inesorabile trascorrere degli anni (alcune aree del  cervello si riducono), la circolazione sanguigna è alterata dal  progressivo difettoso adattamento dei vasi cerebrali, che divengono  sempre meno elastici.
Tutti questi importanti cambiamenti causano il decadimento cognitivo, che si manifesta con sintomi ben evidenti: perdita di memoria,  problemi di linguaggio, attenzione, apprendimento, di organizzazione di  faccende ordinarie (e straordinarie), disorientamento spazio-temporale  anche in luoghi familiari. A seconda della gravità del decadimento  cognitivo, tali sintomi possono essere lievi o più accentuati.
Visto che questa condizione, in alcuni casi, potrebbe degenerare in demenza senile o Alzheimer, è importante mantenere il cervello attivo e seguire buone regole di prevenzione.
Prima di tutto bisogna avere uno stile di vita sano, fare attività sportiva  regolarmente (ovviamente adatta alle proprie capacità fisiche) ed esercitarsi con  giochi di logica, memoria, calcolo, ed altre tipologie che possano  allenare le funzioni cognitive.

INVECCHIAMENTO ATTIVO
Considerato il fatto che la popolazione mondiale (e, come è noto, anche quella italiana) è composta da una  percentuale notevole di anziani, il decadimento cognitivo è diventato un  problema molto diffuso, poiché colpisce un numero sempre crescente di  persone.
Proprio per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ideato il concetto di “invecchiamento attivo”.
Si tratta di una visione innovativa secondo cui gli individui, principalmente quelli in età avanzata, devono gestire in maniera proattiva la propria quotidianità con l’intento di migliorare la qualità della propria vita sotto tutti i punti di vista.
Poiché non esiste una cura per il decadimento cognitivo, infatti,  bisogna prevenire o rallentarne lo sviluppo attuando una serie di  comportamenti che prevedono una partecipazione attiva alla propria  salute (fisica, psichica e sociale).
Alcuni studi recenti hanno dimostrato che il declino cognitivo è correlato a determinati fattori di rischio:
  • stile di vita sedentario
  • alimentazione non salutare
  • alcol e fumo
  • ipertensione
  • ipercolesterolemia
  • diabete
  • obesità
  • depressione
  • isolamento sociale.
L’invecchiamento attivo contempla dunque l’abolizione (o almeno la  diminuzione) dei fattori di rischio e la conduzione di uno stile di vita  sano.

LA MEMORIA A BREVE TERMINE
La memoria a breve termine, o memoria primaria, è  quella utilizzata dal cervello per ricordare informazioni che servono  nell’immediato, nel giro di pochi minuti, come ad esempio una lista di cose da fare  o da comprare al supermercato.
È chiaro quindi che il cervello gestisce questo tipo di informazioni  diversamente dai ricordi a lungo termine e, proprio per questo, è più  facile dimenticare nozioni apprese recentemente rispetto a quelle del  passato.
Nelle persone anziane ciò avviene più frequentemente, a causa del fatto che le attività cerebrali subiscono un fisiologico calo funzionale.
Questo però non rappresenta un sintomo o un fattore di rischio per la  demenza senile o per l’Alzheimer, visto che non si tratta di un  processo che compromette il pensiero e lo svolgimento delle normali  attività quotidiane.

CAPACITA' DI CONCENTRAZIONE
La capacità di concentrazione diminuisce col passare degli anni poiché le aree del cervello che assolvono tale compito diminuiscono progressivamente la propeia attività.
Ciò vuol dire che, rispetto ad un organismo giovane, il cervello  anziano necessita di un lavoro più grande che coinvolge più risorse  cerebrali, per evitare che le distrazioni prendano il sopravvento.
Anche se la natura fa il suo corso, quindi, non è detto che si debba  attendere passivamente che ogni funzione si esaurisca in via definitiva o  parziale. Mantenere una buona salute del cervello è possibile e  migliora notevolmente la qualità della vita dal punto di vista  cognitivo, comportamentale, psichico e sociale.
Sin da bambini dovremmo stimolare il cervello a funzionare al meglio,  per promuovere il suo corretto sviluppo e per prevenire deficit che si  possono manifestare in età avanzata.

GIOCHI DI MEMORIA
È possibile mantenere in allenamento il cervello e  le abilità cognitive anche se anziani, adottando strategie semplici e  mirate che, oltre a prevenire e invertire il declino cognitivo, possono  migliorare altri aspetti della vita: attività quotidiane, socialità,  capacità di gestire tutto in autonomia.
Così come l’attività fisica rafforza i muscoli del corpo, allo stesso modo i giochi di memoria possono potenziare le capacità cerebrali e mnemoniche, a qualsiasi età.
I giochi di memoria più utili e diffusi sono questi:
  • ricordare i numeri di telefono ripetendoli più volte durante il giorno
  • imparare una nuova lingua, aggiungendo quotidianamente vocaboli sconosciuti
  • imparare a memoria la lista della spesa prima di recarsi al supermercato
  • cercare di memorizzare una canzone, una poesia o una parte di esse
  • imparare le regole di nuovo gioco di logica e concentrazione (scacchi, golf ecc.)     
  • fare giochi come sudoku, ricerca delle differenze, crucipuzzle   
    •     
       

GINNASICA MENTALE
La ginnastica mentale, ovvero l’esercitazione per le funzioni cerebrali e cognitive, non ha a che fare soltanto con i giochi di memoria.
La persona anziana (e non solo) deve stimolare sé stessa a svolgere  in maniera fluida e autonoma anche le normali attività quotidiane, come :
  • Fare i calcoli a mente senza l’aiuto del calcolatore
  • Avere una vita sociale e interagire con gli altri
  • Cercare di eseguire alcune attività non in maniera abitudinaria (per esempio cambiare strada per tornare a casa)
  • Leggere di più
  • Imparare nuove attività e crearsi un nuovo hobby

ESERCIZI DI MEMORIA PER L'ALZHEIMER
Le persone che soffrono di Alzheimer conducono una  vita particolare, poiché dimenticano anche le più semplici e recenti  nozioni, non riescono a svolgere abilmente le ordinarie attività e, nei  casi gravi, giungono al punto di dimenticare anche chi sono i propri  familiari.
Gestire il morbo di Alzheimer diventa allora molto più complicato!
Anche in questo caso però, è possibile prevenire un declino repentino  e precoce e stimolare le attività cerebrali delle persone colpite  dall’Alzheimer, grazie ad esercizi di memoria appositi:
  • È importante stimolare la creatività praticando hobby come il giardinaggio, la pittura, la fotografia, la visione di film e la lettura: infatti leggere libri, giornali o riviste stimola la mente e può aiutare a migliorare le abilità cognitive
  • Mantenere attivo e vigile il cervello è possibile  anche grazie ai cruciverba, ai puzzle, ai giochi di memoria comuni  (sudoku, imparare la lista della spesa, i numeri di telefono ecc.),come pure giochi come scacchi, dama o giochi di carte non solo divertono, ma richiedono anche strategia e pianificazione

STILE DI VITA SANO E ATIVITA' FISICA
Condurre uno stile di vita sano è quanto di più importante si possa fare sia in giovane età che durante l’anzianità.
È importante infatti nutrire il proprio corpo con le sostanze di cui ha bisogno, evitando gli eccessi e gli alimenti dannosi.
Bisogna quindi mettere al primo posto il consumo di frutta e verdura, equilibrandolo con le giuste dosi degli altri nutrienti, in particolare carboidrati integrali, grassi polinsaturi, proteine, vitamine, minerali, ecc.
Oltre alla corretta alimentazione, bisogna praticare attività fisica, in base alle soggettive capacità e condizioni di salute.
Lo sport, infatti, risulta utile sia per rafforzare e rassodare i muscoli che per stimolare le abilità cognitive.
Infine, uno stile di vita sano è possibile anche grazie ad abitudini corrette:
  • evitare alcol, fumo e situazioni stressanti
  • praticare una corretta igiene del sonno e dormire a sufficienza
  • mantenere un buon rapporto con familiari ed amici.
Invecchiare bene significa avere la possibilità di vivere una vita soddisfacente, ricca di relazioni e opportunità. Investire nella salute mentale in età avanzata è un modo per costruire una società più forte e coesa, in cui anche gli over 60 siano protagonisti e non semplici spettatori.
(cit.: Autori vari e Fondazione Patrizio Paoletti)
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